30/12/08

Influenze

Sono tornata a Parigi e finalmente questa notte sono riuscita a dormire bene. Nonostante i russini della Giulia raffreddata (ho mietuto diverse vittime durante le vacanze e, in questo caso, i miei germi mi si ritorcono direttamente contro).

Alla fine Alex l’ho paccato, senza nemmeno pensarci troppo su. Domenica ero ancora influenzata e scazzata. E poi, in generale, in questi giorni mi sentivo troppo fragile emotivamente: non so se avrei retto bene a un incontro con questo enorme fantasma del passato. Non ho ancora superato il trauma sentimentale post-Shanghai. Sono ancora abbastanza giù per mia nonna. Così ho rifiutato il suo invito a pranzo appoggiandomi alla scusa del mio stato di salute non proprio eccellente. Lui ha addirittura giocato la carta del farmacista: “Credo di avere la medicina giusta… non scordare che è il mio lavoro…” (tra l’altro preferisco non pormi troppe domande sul perché ultimamente ricevo messaggi così ispirati, NdM). Poi mi ha chiamata. Ma proprio non avevo voglia.

Comunque, per la vostra personale gioia, ma specie per la mia, ho pensato che è ora di porre un freno a questo momento vintage/revival della mia vita. Ho chiaramente bisogno di aria nuova.

Sto aspettando che la Giuli ritorni dalla panetteria Kaiser (tempio del pane parigino che si trova dietro casa), dopodichè dovremmo andare a Versailles a vedere la mostra di Jeff Koons. Ma va detto che siamo proprio un po' pigre oggi. E sta anche piovigginando. Vedremo. Baci e buon anno se non ci si sente più.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quanto dev'essere bello poltroneggiare a Paris...