05/12/08

O la fra o la spacca

Premessa: Se dovessi mettermi a stilare una lista delle persone che hanno contato di più nella mia vita negli ultimi 10 anni mi renderei rapidamente conto che: una non mi vuole nemmeno sentire nominare per ragioni più o meno ovvie (Carlo), un'altra non ho più tanta voglia di sentirla io (Massi), una terza... una terza segue da sempre logiche comportamentali inspiegabili - quantomeno in amicizia - e di fatto, grazie a questa sua non proprio apprezzabile peculiarità, non ci rivolgiamo la parola da circa 2 anni (Fra). Sto comunque parlando di persone che, nel periodo dal 1999 al 2006, hanno fatto parte integrante della mia quotidianità, persone con cui ho vissuto e condiviso tanto, e che ora non svolgono nemmeno un ruolo marginale. E poi mi dicono che sono conservativa.

Il danno: Non certo in virtù di queste profonde considerazioni ma per merito di un bicchierino di sakè di troppo due sere fa... ho mandato un messaggio alla Fra. Eggià (vorrei vedere la faccia del Gian in questo momento). Comunque, ai più è ben noto l'uso avventato che faccio del cellulare quando sbevazzo un po' troppo (difatti non è raro che, quando prevedo una serata "impegnativa", chieda agli amici stretti di tenermi nascosta l'arma impropria). A ciò si aggiunge che, in generale, sono una persona abbastanza poco riflessiva: tendo ad assecondare indiscriminatamente i miei istinti. A scatenare la mia irrazionalità, tra l'altro, basta veramente un nonnulla. Un accenno a un episodio del passato, un bel ricordo che riemerge da un discorso casuale e che, per qualche minuto, riesce ad offuscare tutte le cose brutte e fastidiose... ed ecco che, proprio in quel momento, la persona con cui sto chiacchierando di tutto ciò va un attimo in bagno e mi lascia da sola.
Per passare il tempo prendo il cellulare. E' una specie di automatismo: in un secondo compongo il messaggio. Invio. Nemmeno il tempo di rileggerlo, lo mando subito perchè mi sembra di avere avuto un'intuizione divina: ed ecco che mi sono già fottuta. Ma al momento ho il cuor leggero, sono certa di aver fatto la cosa giusta. Solo il mattino dopo realizzo. E, in questo caso, la consapevolezza è istantanea. Suona la sveglia del nokia e per staccarla accendo il telefono: bibip... messaggio di risposta della Fra.

L'evoluzione della cazzata: Da qui comincia uno scambio di sms più meditato. Nessuna chiamata, ma va bene così. E' strano, perchè in poche frasi, io e la Fra, riusciamo a dirci tante cose. Ogni parola viene soppesata con cautela, almeno da me. Cerco di non perdere di vista il presente ma è difficile tenere a bada il passato. Ogni volta, prima di riuscire a formulare una risposta, mi si contorce lo stomaco e mi tocca digerire un insieme di sensazioni contrastanti che si mescolano in maniera confusa. Non mi è chiaro cosa voglio.

Conclusione: Questa storia per molti di voi avrà un po' il gusto del déjà vu. "La Fra" è diventata una specie di paradigma. Lei ha ispirato la famosa espressione coniata dal Gian: "ognuno ha la sua Fra". A cui, a questo punto, dovrebbe far seguito: "ma non tutti hanno la loro Là". E con ciò non intendo per forza farmi un complimento.

Buon weekend cari!

7 commenti:

Berenice ha detto...

sei un mito !! "tutti hanno una fra", e "l'alcol e la tecnologia non vanno d'accordo" non sono 2 frasi fatte ma una vera corrente filosofica...che cerchi di non seguire , ma che segui perchè è inevitabile ..
un bacione

Marta Palla ha detto...

Concordo con il Gian, ognuno ha la sua Fra, io per esempio le colleziono....potremmo scambiarci i doppioni, come con le figurine.
Ero a Sofia, sono tornata e ho un disperato bisogno di parlare con te...quando e come ci becchiamo???baciotti

Anonimo ha detto...

Io non ho nessuna Fra, ma in compenso ho delle Silvie, delle Chiare, delle Sare...Ma poi scusa, com'è finita, c he ti ha risposto!?!? Vi vedrete? Vi farete il regalo per Natale? Vi telefonerete tutte le sere?
Bacioni

madame ha detto...

Ile niente regali, niente telefonate, tutto è tornato alla normalità. In altri termini, allo scambio di messaggi è seguito... il nulla. :-)

Ma mi va bene così. Non so bene cosa mi abbia spinto a cercarla e non so se ho davvero voglia di rivederla.

La "mia" Fra® è una vera gatta, e delle peggiori aggiungerei. Se non ti vede si dimentica di te, se le dai un qualunque motivo per apprezzarti, invece, fa proprio le fusa e sembra vivere solo per te.

I suoi messaggi erano sinceramente affettuosi, ne sono sicura. Ma non sono altrettanto certa di voler ricevere quel tipo di affetto. Non so se sono davvero capace di accettare una persona (che pur amo profondamente) davvero per quello che è, senza avere aspettative. E per aspettative intendo cose basilari, tipo, non so: se ti mando un messaggio, sarebbe carino che mi rispondessi. Se ti chiamo, non puoi parlare e mi dici "ti richiamo io", magari poi richiama.

Capito cosa intendo?

witchlara ha detto...

e già... non so che sia e cosa sia successo con la tua, ma anche io, come tutti, ho la mia Fra.
Io quell'sms non riesco a mandarlo, faccio finta che non mi interessa e aspetto... preferirei incontrare la faccia di questa cavolo di Fra.
Ma forse non sempre ne vale la pena, forse siamo noi a credere in rapporti che invece sono unilaterali.

madame ha detto...

laruzza, credo di aver presente chi è la "tua" fra... non mi pronuncio al riguardo, magari ne parliamo davanti a una cioccolata calda al savoia quando torni a casale!

ps. cmq apprezzo molto questa tua svolta tecnologica ;-)!! un bacio

Anonimo ha detto...

Ora che mi hai spiegato che cos'è esattamente una Frà, ti devo confessare una cosa...anche io sono un po' Frà a volte! Non sapevo che fosse gente che ne soffre! Le Frà sono da prendere così e da mandare a quel paese, ti legittimo io!