06/01/09

Jules, regarde-nous bien

Ammetto che è assolutamente insensato parlare di film "preferiti". Si è troppo esposti alle contingenze per poter pensare di emettere giudizi definitivi. Ma c'è poco da fare: Jules et Jim è il film a cui sono più legata in assoluto e, ogni volta che lo vedo, mi entusiasma sempre per gli stessi motivi, il che significa che forse negli ultimi 12 anni non sono cambiata poi tanto. Non so se il mio giudizio possa essere universalmente condiviso ma se volessi provare a convincere qualcuno delle mie ragioni userei i seguenti argomenti.
1. La modalità narrativa è perfetta. Sia Henri-Pierre Roché che Truffaut riescono a raccontare in maniera essenziale e poetica allo stesso tempo. Non ci sono mai parole di troppo. E l'impressione è che tutto sia detto.
2. Il ménage à trois (in cui non c'è nulla di scabroso, NdM) è un ideale che non riuscirò mai a raggiungere ma che teoricamente condivido. Purtroppo sono monogama (o potrei dire iperbolicamente monogama: amo me stessa e nessun altro... e guai ad essere infedele...). Ciononostante penso che, nel film così come nella realtà, la relazione Catherine-Jules-Jim rappresenti un modello di equilibrio ingiustamente sottovalutato. Questo equilibrio si fonda sull'alternanza. Il rapporto tra i 3 equivale, di fatto, a un 2+1. La profondità del loro legame resiste o, meglio, esiste perchè uno di loro (a ruota) gioca il ruolo dell'osservatore. Lo si vede nel quotidiano così come nei momenti più importanti, solenni e tragici. Due vivono, il/la terzo/a guarda, si rende consapevole e rende consapevoli. Solo grazie all'osservatore di turno la realtà diventa tale.
3. Non è mai stata raccontata una storia sull'amore con così tante sfaccettature e così pochi personaggi. E' amore ovunque e in tutte le sue forme: amicizia,
idealizzazione, altruismo, disinteresse, attesa, gelosia, infedeltà, fiducia, follia, rassegnazione, condivisione della morte. E tutto avviene nella trasparenza. Sempre di fronte allo sguardo dell'altro.
4. Un'altra cosa che adoro di J&J e che vorrei fosse applicabile alla mia realtà, ancor più del triangolo :-), è il modo in cui i personaggi (principali e non) si conoscono. Il modo che hanno di raccontare di sè e di chiedere degli altri è pura poesia.
Si tratterà senz'altro di una sensazione deviata dalla modalità narrativa. Ma non sarebbe bello, ad esempio, innamorarsi di una statua e poi di una persona che le assomiglia?
5. la colonna sonora di Georges Delerue parla da sè. Se anche non vi piacesse il film la dovete ascoltare. E' lo stesso motivo della Meglio Gioventù. Se ne sente un pezzetto anche in Amelie Poulain. Ed è davvero magica.

Oddio questo post mi ha distrutta. Basta. Sono stanca di scrivere. E voi lo sarete di leggere. Me ne vado a dormire che domani alle 8.30 vengono gli operai a montare le nuove finestre nella mia stanza. Notte.

5 commenti:

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Vedi Laura l'argomentazione a riguardo del terzo come osservatore che abilita la relazione mi piace molto, ma purtroppo solo a livello razionale.
Di fondo nè Jules nè Jim traggono reale giovamento dalla relazione a tre, ma ne soccombono in alternanza. In questi casi c'è sempre solo una persona che ne gode, il perno intorno a cui ruota la relazione.Purtroppo i rapporti a tre hanno pesato molto nella mia infanzia e ho scoperto recentemente che hanno lasciato un segno indelebile nel mio modo di rapportarmi. Se negli anni fossi diventata una persona adulta forse riuscirei a guardare oltre...ma ho detto se. Di fondo sono sempre quella bambina che si sentiva esclusa a giorni alterni.

madame ha detto...

mia piepi, io non la vedo così.

Secondo me la relazione non ruota intorno a C. O meglio, dipende dai livelli di relazione. Chiaramente è lei il fulcro sensuale. Ma per quanto C. sia l'elemento infantile, folle e irrazionale, di per sè, non perturba l'equilibrio.

E' sempre la rottura (per cause esterne) del menage à trois la ragione di squilibro.

Jules e C. si separano quando Jim è assente. Nel momento in cui Jim ricompare si crea un nuovo equilibrio.

Jim e C. si lasciano perchè aspettano un figlio che non arriva: è un quarto elemento "esterno" che disturba, seppur nella sua assenza.

Sui tuoi traumi infantili non so che dire, tesoro. Quello del threesome mi mancava.

Comunque forse ti sei trovata in una situazione, non l'hai scelta. E bisogna smetterla di trovarsi nelle situazioni.

Giulia K. (aka MeiMei) ha detto...

Hai ragione. Bisogna smetterla di trovarsi nelle situazioni..

Anonimo ha detto...

Ti dico solo che di questo post ho letto: il titolo, il punto 1 intero, il 2 le prime due righe e sono passata alle conclusioni. del commento di Giulia ho letto fino a "l'argomentazione"... Ma d'altronde anche Gui dice che e' un film di m...

madame ha detto...

e se lo dice gui 'azz...

mettiti su skype miciona che ti devo raccontare delle cosine!

lo sapevo che sto post ti avrebbe fatto cagher! purtroppo avendo un target variegato (seppur ristretto) ogni tanto devo scrivere qsa di pseudoculturale!

bacio