05/03/09

Sessantenne e gallerista, sola in vista

Mi ha appena contattata un tale di una galleria d'arte di Milano. Dalla voce già intuisco che deve essere un uomo di una certa età. E scusate se sono un po' prevenuta coi galleristi over60. Il tipo sostiene di avere visto le mie "opere" esposte su un sito al quale mi ero effettivamente iscritta secoli fa quando, per cinque minuti della mia vita, avevo pensato di provare a vendere le mie foto asiatiche a delle agenzie fotografiche. Il fatto è che su questo sito non ho mai caricato manco mezza immagine (anche perchè l'operazione mi sarebbe costata 50 euro: un investimento insostenibile, attualmente).
Il tipo, in ogni caso, è un po' un rincoglionito. Già il fatto che faccia riferimento alle mie "opere" e non specifichi di cosa sta parlando mi puzza. Comunque decido di ascoltare quello che ha da dire. Ed eccolo venire fuori con la sua proposta. Sta organizzando nella sua galleria una mostra internazionale all'interno della quale verranno esposti 6 artisti e che dovrebbe durare un paio di settimane. Se sono interessata - e loro lo sono a me dopo aver esaminato con attenzione i miei lavori invisibili sul sito di cui sopra -, udite, udite, devo solo pagare 700 euro IVA inclusa, divisibili in tre rate. Nel prezzo sono naturalmente compresi la pubblicazione degli inviti e il servizio catering del vernissage. Wow.
Io sono allibita. Mi chiedo se sia una procedura normale o no. Se è in Italia che funziona così. Boh. Come fanno a campare gli artisti emergenti, se sono costretti a pagare cifre del genere per acquisire un po' di visibilità?
Comunque, già che siamo in tema, vi volevo dire che l'altra sera Etienne mi ha proposto di fare un'esposizione a settembre in qualche locale parigino con delle nostre "opere" cinesi. Mi piace come idea. Soprattutto se fa tutto lui e il mio massimo contributo sarà quello di dover pagare la stampa delle fotografie.

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